Descrizione
Sono i rider della Fat.One, una - anzi La - crew di bmx trentina che ha fatto della città un importante polo per questo sport anche a livello nazionale. Acrobati su due ruote trascorrono per aria, in sella alla loro bici, quasi ogni pomeriggio della settimana. La sensazione di adrenalina e libertà che dà questa disciplina ne fa uno stile di vita: una bici piccola per volare in alto. Per dirla con un'equazione, x sta a y come bmx sta a Fat.One!
La bmx diventa un oggetto che prende vita e dà vita - su due ruote - ad amicizie durature. Una disciplina bella se condivisa con gli amici, a dimostrazione che non serve sempre un pallone da calcio per fare gruppo. C'è chi pratica questo sport da 7 anni, chi ha perso il conto, chi da 5, 3, 1 (via!). La Fat.One è un gruppo molto eterogeneo; ci sono i veterani, rider di 40 e 50 anni che i ragazzi chiamano simpaticamente i "nonni del park". Questi hanno fatto la storia in trentino e anche adesso, di tanto in tanto, bazzicano per il parco. I fondatori della Fat.One invece hanno ora sui 24-25 anni, e poi c'è la generazione dei più giovani e dei giovanissimi, entrati da poco nella crew anche grazie al negozio 100-One di Trento, che appoggia il team sponsorizzandolo e supportandolo.
Le stesse belle parole non si possono però spendere nei confronti dello skatepark di via Ghiaie, in cui i ragazzi hanno mosso i loro primi passi, o meglio i loro primi trick ed evoluzioni, ormai vecchio e rovinato; per tornare ad essere il teatro acrobatico che il team merita necessita di manutenzione, perché così risulta pericoloso per skater e biker che ogni giorno vi passano il loro tempo libero, chi per allenamento, chi per divertimento, chi per entrambe le cose. Il parco è ancora utilizzabile ma non è in sicurezza, mi spiegano. Ha i suoi limiti, che i veterani ormai conoscono come le loro tasche e sanno in parte come aggirare. "Ovvio che comunque è anche un po' uno sport dove ci si fa male. Tutti ci siamo spaccati gambe e pezzi" - io sorrido, fra ammirazione e sgomento - ma è chiaro che per i nuovi, che arrivano carichi di entusiasmo e felici di provare, un incidente alla prima esperienza può essere determinante: e in un attimo diventa "lo sport che fa male".
Per questo i ragazzi della Fat.One già da tempo spingono per il suo rifacimento. Ci hanno provato più volte a farsi valere negli ultimi anni, tra lettere dei genitori, lamentele e lettere sul giornale. Lo skatepark, come luogo di aggregazione oltre che di formazione, è diventato ormai la loro priorità. E adesso forse la ruota sta per girare, proprio come quelle delle loro bmx: si sono rimboccati le maniche, impiegando tempo e risorse per dar vita a un progetto concreto, con tanto di randering 3d, del loro skatepark dei sogni. Sogno che finalmente potrebbe divetare realtà. Hanno infatti lanciato la proposta attraverso la piattaforma di idee Futura Trento , che il Comune di Trento mette a disposizione dei giovani per coinvolgerlo nella progettazione e rigenerazione degli spazi urbani della città. Chiedono di poter gestire il parco e presentano il progetto di rinnovo dello spazio, per una struttura più a portata di bici. Nello sviluppo del progetto hanno potuto contare sul supporto del 100one innanzitutto, ma la partecipazione è arrivata anche da amici, parenti, colleghi e dagli altri ragazzi che praticano questa disciplina in tutta Italia, perché la rete che la bmx è in grado di creare supera i confini, grazie ai vari contest, gare e reunion a cui i ragazzi partecipano in altre città italiane. L'entusiasmo di questi ragazzi è arrivato subito alla gente, portando a un boom di adesioni in pochi giorni dall'inserimento della proposta, che dovrà poi essere valutata dal Comune. E come viene vista dai rider questa possibile collaborazione con l'istituzione pubblica? Qualcuno risponde "bella domanda..", ma in generale viene vista come un'opportunità, come qualcosa che si smuove, l'occasione - finalmente - di farsi ascoltare: "e ci stanno ascoltando!".
Annalia Zambotto
Ecco la sfida lanciata online: RIGENERAZIONE AREA MASO SMALZ - SKATEPARK TRENTO
"Lo Skatepark di Trento – Via Ghiaie, Trento Sud – è morto nel 2015, fine della vita tecnica. R.I.P. Sebbene ancora frequentata quotidianamente da gruppi spontanei e associati di skater e rider BMX, oramai si presenta agli occhi di tutti come un’area degradata, abbandonata, con strutture pericolose, arrugginite, non più a norma di sicurezza e assolutamente non adatte alla pratica sportiva. Le stesse sono continuamente dannegiate e bersaglio di atti vandalici. … La frustrazione è tanta.. basta andare a Bolzano e vedere il Plaza Skatepark...e mi ci faccio i selfie…abbiamo il know-how e il rendering del restyle, abbiamo l’idea su come far funzionare bene questo impianto sportivo che verrà presidiato sempre, custodito e recintato. L’autogestione è partecipata con ragazzi e ragazze e simpatizzanti dai 4 – 70 anni, tramite un tesseramento annuale. Eventi, gare e corsi di Skate e BMX e skate camp per principianti e avanzati anche su week-end. E’ possibile pensare uno spazio adiacente anche per la Street Art dei writers o anche per urban bouldering. Lo Skatepark come nuova attrazione turistica per la città di Trento!!"