Descrizione
Sabato 13 novembre è terminata la Conferenza ONU sul Clima di Glasgow e il gruppo partito da Trento ha fatto rientro a casa con nel bagaglio sentimenti un po' contrastanti riguardo l'esperienza appena vissuta.
Il pensiero comune è quello di avere avuto una bellissima opportunità per raccontare e far conoscere quel che succedeva in Scozia ai coetanei (e non solo) rimasti in Italia, grazie ai canali di Agenzia di Stampa Giovanile . Il gruppo è stato esempio di partecipazione giovanile, più numerosa e significativa in questa COP rispetto alle precedenti, tanto che ha anche preso parte a diversi momenti di confronto con Roberto Cingolani, Ministro della Transizione ecologica, riuscendo a consegnargli il documento delle raccomandazioni redatto durante la Conferenza dei Giovani sul Clima del Trentino Alto Adige . Inoltre, il gruppo ha partecipato, nei giorni 5 e 6 novembre, alla Marcia per il Clima del movimento Fridays For Future e alla Global Action March, sentendosi parte delle numerosi voci che si innalzano per salvare il Pianeta.
Da un lato, poi, spicca l’entusiasmo per le due settimane appena vissute, soprattutto dal punto di vista umano. È stato un grandissimo evento, un viaggio internazionale durante la pandemia (per molti il primo da due anni); ci sono stati numerosi incontri con persone provenienti da tutto il mondo, l’occasione di discutere sui temi più diversi, oltre a quella di confrontarsi su quello che si conosce bene e su quello che, invece, si è disposti ad imparare.
Dall’altro lato, al contrario, traspare la delusione per l’accordo raggiunto al termine delle negoziazioni, non totalmente soddisfacente, soprattutto per chi era partito con l’entusiasmo di un cambiamento epocale, con fiducia nei Capi di Stato riuniti per decidere il futuro del nostro Pianeta.
Ognuno, però, ha comunque avuto modo di mettersi in gioco e approfondire i temi che ha a cuore, di imparare qualcosa di nuovo e, soprattutto, di fare la sua parte. Emma, una delle partecipanti, ha dichiarato “Non si fa attivismo solamente partecipando alle marce e alle proteste, anche il nostro è attivismo: con la comunicazione cerchiamo di cambiare qualcosa”.