Gli Europei di Ciclismo dagli occhi di una giovane

Veronica Parkhomenko ha svolto il suo periodo di Alternanza Scuola Lavoro durante gli Europei di Ciclismo e ha voluto raccontarci la sua esperienza dietro le quinte di questo grande evento sportivo.
Immagine: ciclismo Ariel
© Trentogiovani - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Da mercoledì 8 fino a domenica 12 settembre, nelle vie della città, ci sono stati più ciclisti del solito, provenienti da più di 40 Stati del mondo e di diverse età (categorie: junior, under 23 ed élite) arrivati apposta qui a Trento per contendersi i tredici titoli del Campionato Europeo di Ciclismo su strada 2021.

Luoghi interessati: Piazza delle Donne Lavoratrici e Piazza Duomo. Qui si sono svolte le gare: nella prima piazza, dal mercoledì al giovedì quelle a cronometro; mentre nella seconda, da venerdì fino a domenica quelle in linea.
Look della settimana: polo gialla, gilet e cappellino con visiera dell’evento, così da farsi riconoscere come staff.

Incontrare atleti, fotografi, giornalisti e organizzatori, distribuire i badge, presidiare i varchi per far passare le persone in modo che non si facessero male, tenere il filo per far passare i ciclisti fino allo start, accompagnare i vincitori fino alla sala conferenze e passare il microfono ai giornalisti per le domande… tutti questi sono stati i compiti che ho svolto, ma ero solo un piccolo ingranaggio di un sistema molto più grande che ha permesso che l’evento andasse a buon fine senza problemi.

Ma come ci sono finita in tutto questo? Mentre navigavo nel sito della scuola per trovare delle proposte interessanti per svolgere un’attività di alternanza scuola lavoro, mi sono imbattuta nella proposta dell’APT (Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi) in collaborazione con il Servizio cultura, turismo e politiche giovanili del Comune di Trento che prevedeva di svolgere un tirocinio per offrire supporto organizzativo durante gli Europei di Ciclismo. Senza pensarci molto ho mandato la mia candidatura. Fu così che mi sono ritrovata il 6 settembre a incontrare vari organizzatori dell’evento, team manager ed atleti di diverse nazioni.

Lo devo ammettere, di solito sono una persona molto timida e riservata ma, dal primo momento in cui sono entrata in Trento Fiere (il cuore di tutta l’organizzazione), ho lasciato tutte le mie insicurezze da parte e sono entrata nel vivo dell’evento. Ho parlato con persone che se fossi rimasta a casa non avrei incontrato e ho trovato il coraggio di prendere l’iniziativa e di mettermi in gioco, riuscendoci solamente perché sono uscita dal mio guscio.

Mi sono trovata bene con le persone con cui ho lavorato, c’è stata molta collaborazione e mi sono sentita parte del collettivo, riuscendo a farmi degli amici. Devo dire che partecipare a questo evento ha superato le mie aspettative: pensavo di stare chiusa in un ufficio e aiutare qualcun altro, invece mi sono stati dati compiti molto importanti che di conseguenza mi hanno fatto sentire essenziale con la consapevolezza che gli altri si fidavano di me.

Ringrazio le politiche giovanili e l’APT per averci dato la possibilità di prendere parte ad un evento europeo ed averci fatto vivere in prima persona l’organizzazione di un evento che di solito guardiamo in televisione, senza sapere veramente il lavoro che c’è dietro le quinte.

- Veronica Parkhomenko

Ulteriori informazioni

Licenza d'uso
Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Data: Lunedì, 04 Ottobre 2021