Descrizione
“Virtuale è reale”: parole e azioni non rimangono confinati nella Rete, ma si riverberano al suo esterno. Con tale consapevolezza, Parole O-stili, associazione non a scopo di lucro con sede a Trieste, ha intrapreso un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole. Una vera e propria bussola per orientare i cittadini digitali ad un uso corretto del linguaggio, non solo sul web.
Tiziana Montalbano, Social media e Marketing Manager, responsabile della Comunicazione di Parole O-stili, ha seguito l’evoluzione del progetto fin dalla nascita. Tutto è nato da un’idea di Rosy Russo, Presidente e founder di Parole O-stili, determinata a contrastare il problema sempre più urgente della diffusione delle parole ostili e della difficoltà relazionale tra gli utenti della Rete. Con questo spirito, Russo ha chiamato all'appello varie personalità particolarmente sensibili al problema dei discorsi d’odio, che hanno risposto con diversi contributi: giornalisti, scrittori, blogger e politici.
Questo sforzo congiunto è confluito nella stesura del Manifesto della comunicazione non ostile, presentato a Trieste il 17 e 18 febbraio 2017 e sottoscritto dalle Giunte dei Comuni Di Milano e di Torino: 10 principi di stile, selezionati tramite voto online tra 23 principi iniziali. Tra i primi firmatari spicca il nome di Gianni Morandi, scelto per il suo modo di porsi gentile ed educato, in linea con i valori dell’associazione. Il progetto, che si articola prevalentemente su scala nazionale, prevede anche a livello locale iniziative in settori nevralgici, per la cui realizzazione si avvale della collaborazione di scuole, università, imprese, associazioni e istituzioni nazionali e territoriali. Una su tutte: la formazione nelle scuole nel settore della comunicazione 2.0.
Insomma, una vera e propria lezione di stile: le parole sono potentissime. Spetta a noi decidere se trasformarle in
strumenti di morte o in un’occasione di crescita.