Descrizione
Lunedì 1° luglio si è tenuto a Trento, l’incontro della nuova tappa di “Diritti in movimento”, il percorso promosso dal Comune per mettere al centro i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un momento di confronto partecipato tra diversi attori presenti sul territorio: scuole, musei, associazioni, biblioteche, enti del terzo settore e rappresentanti istituzionali.
L’incontro, tenuto in collaborazione con l’Unicef, ha avuto l’obbiettivo di raccogliere idee, riflessioni e stimoli per dare forma alle prossime iniziative dedicate a bambini e ragazzi, partendo dai diritti fondamentali presenti nella “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell'adolescenza, ma interrogandosi, al contempo, sul lavoro fatto negli anni, sui punti di forza e i possibili miglioramenti da apportare.
L’incontro si è aperto con il saluto dell’assessora Elisabetta Bozzarelli, che ha ribadito il valore di una progettualità comune e continua, capace di rafforzare la rete educativa cittadina non solo nell’infanzia e adolescenza, ma anche nel mondo adulto, così da fornire gli strumenti necessari ad un possibile cambiamento. A seguire, le operatrici di UNICEF hanno guidato un momento formativo sui contenuti fondamentali sulla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell'adolescenza, attraverso video e attività pratiche, con un focus su alcuni articoli chiave. A partire da questi elementi si sono svolte diverse attività di gruppo, con strumenti partecipativi come il “diamante dei diritti” e il world cafè, che hanno permesso il confronto tra i diversi partecipanti.
Dalle restituzioni collettive - animate da dirigenti scolastici, coordinatrici pedagogiche dei nidi e dell’infanzia, enti del terzo settore, referenti del Sistema integrato dei servizi e rappresentanti dei musei e della biblioteca-
sono emersi punti di forza e nuove direzioni di lavoro:
- la progettualità condivisa e la rete tra i servizi educativi, sociali, culturali e scolastici;
- il coinvolgimento dell’intero nucleo famigliare, che trasformano i vari eventi di sensibilizzazione in momenti di condivisione tra bambini/ragazzi e genitori;
- l’apertura dei luoghi della cultura ad uso gratuito, che rappresenta un mezzo per combattere le disuguaglianze e consentire un accesso indiscriminato all’educazione e all’istruzione;
- la valorizzazione dei luoghi informali, come cortili e aiuole di quartiere, i quali rappresentano momenti per rafforzare il senso di comunità.
Tra i possibili miglioramenti emergono: una possibile espansione temporale delle attività, che potrebbe estendersi a copertura dell’intero anno; un maggiore coinvolgimento anche di esercenti e altre realtà della città; l’integrazione della dimensione sportiva e una maggiore attenzione e implicazione dei ragazzi adolescenti; per finire con un monitoraggio costante rispetto alla tutela dei diritti.
L’incontro ha pertanto permesso un salutare confronto progettuale, un coordinamento tra i vari attori, consentendo di intercettare le diverse esigenze, ma soprattutto un momento sinergico che ha cercato di individuare i prossimi temi su cui lavorare. I diversi gruppi hanno concordato sull’importanza di ribadire un ascolto attivo verso i giovani con la costruzione di spazi utili alla libera espressione, al confronto tra pari; sull’importanza di riscoprire il gioco e il tempo libero, e soprattutto su percorsi che istruiscano riguardo i rischi del digitale, risorsa fondamentale nel garantire un libero accesso all’informazione ma al contempo fattore di rischio per alcune fasce d’età per contenuti sensibili.
Il focus tematico scelto è, quindi, quello di “connessioni e relazioni”. Due parole chiave che racchiudono molto: il bisogno di costruire relazioni autentiche e di qualità, ma anche quello di educare a un uso consapevole delle tecnologie digitali. Dove con la (ri)scoperta delle relazioni si può aprire a nuovi spazi di ascolto, di libera espressione per bambini e ragazzi, e dove le connessioni esprimono il loro massimo potenziale informativo ma attraverso un utilizzo consapevole che tuteli bambini e ragazzi dai rischi della rete. Il confronto non si ferma qui. L’incontro del 1° luglio ha rappresentato un momento di bilancio dei percorsi passati, ma soprattutto un punto di partenza per progettare il futuro.
Lucio Matteo Pascale