Vi raccontiamo il gemellaggio con la Somalia.

La terza C delle medie Pascoli di Trento ha fondato una Cooperativa per sostenere una scuola in Somalia.
Dei ragazzi e delle ragazze somale che fanno lezione in riva all'Oceano
© Acs Insieme Possiamo - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

La nostra classe, la III C della scuola media G. Pascoli dell’istituto Margherita Hack, è coinvolta in un gemellaggio con la Somalia, un impegno non da poco, ma partiamo dall’inizio ...

In prima media abbiamo cominciato il progetto di cooperazione: alcuni ragazzi più grandi, che avevano già fondato una cooperativa, sono venuti a spiegarci cosa fosse e come fosse organizzata e hanno aggiunto che questa attività era collegata al gemellaggio con la Somalia.
Noi abbiamo deciso di aderire alla proposta e abbiamo scelto “Insieme possiamo” come nome della nostra cooperativa e due mani intrecciate come logo. Abbiamo inoltre approfondito alcuni aspetti geografici della Somalia e scoperto alcuni episodi della sua storia, come la sanguinosa guerra civile scoppiata nel 1991.

Abbiamo avuto anche l’opportunità di incontrare Mudane e altri suoi collaboratori, che sono venuti dalla Somalia e precisamente dal villaggio di Ayuub. Mudane ci ha spiegato la sua vita, ci ha raccontato come abbia vissuto in quel momento di guerra e di povertà e come sia stato salvato e accudito dalle persone che hanno creato il villaggio di Ayuub.
Abbiamo poi preparato una lettera con la nostra insegnante di inglese da inviare ai ragazzi somali, ma alla fine Mudane e l’ACCRI, l’associazione di volontariato che supporta il progetto, ci hanno sorpreso, dicendoci che avremmo potuto vedere i nostri gemelli!

Di lì a poco infatti abbiamo realizzato un meet con la nostra classe gemella, la 7^B del villaggio di Ayuub, ci siamo presentati a vicenda, abbiamo presentato loro la nostra scuola e la collina dove è situata e loro ci hanno presentato il loro paese e le attività che praticano. Per comunicare abbiamo parlato in inglese.

Abbiamo organizzato molte riunioni della cooperativa per decidere quali attività svolgere per raccogliere fondi per sostenere i nostri gemelli.

L’anno scorso ci siamo inventati “Il vaso della fortuna”, il gioco consisteva nell’ indovinare quanti fagioli fossero presenti in un barattolo che avevamo appositamente preparato, chi è arrivato più vicino al numero reale ha vinto un pacco a sorpresa. L’anno scorso, il 9 maggio, nella giornata in cui a Trento si svolgeva il Festival Strabene, due persone della classe sono state incaricate di presentare il progetto “Somalianza”, insieme a due alunni della classe 3^E, anch’essa impegnata nel gemellaggio.
I fondi che abbiamo donato alla fine del secondo anno non erano tutti nostri, infatti ha collaborato alla raccolta anche la 3^D, una classe che non aveva un gemellaggio, ma che voleva darci una mano. Anche quest’anno alcune classi della scuola hanno presentato progetti di cura dei beni comuni, che prevedono di aiutare la nostra cooperativa e il gemellaggio.

In questo periodo ci stiamo attivando per creare nuove attività, che devono essere speciali, visto che è il nostro ultimo anno alle medie. Abbiamo già pensato alle udienze generali di Natale, durante le quali abbiamo venduto fiori e stiamo progettando un altro mercatino per le udienze generali di aprile.

Il nostro gemellaggio con i ragazzi somali costituisce un’opportunità per conoscere compagni e scuole in Africa, per approfondire abitudini e tradizioni di altre persone, aprendo la mente a orizzonti più vasti.

Gli alunni della classe IIIC
soci e socie dell’acs Insieme possiamo