Dopo 30 anni, Gianvito torna a casa da suo figlio Camillo, ma c’è un problema: hanno la stessa età! Gianvito, infatti, nel 1993 si era sottoposto alla criogenesi, un trattamento che lo aveva congelato per decenni. Quando si sveglia, si trova in un mondo completamente diverso, con tecnologie nuove e persone che non riconosce. Si sente come un pesce fuor d’acqua.

Nel frattempo, Camillo è cresciuto senza il padre e ora è un adulto. Crede che Gianvito l’abbia abbandonato insieme a sua madre per scappare con un’altra donna. Questo ricordo lo ha ferito molto, e non riesce a perdonare il padre. La verità, però, è che Gianvito non lo ha mai voluto lasciare: la criogenesi lo ha separato da lui per tutti quegli anni.

Gianvito, incredulo di trovarsi davanti il figlio, cercherà di riavvicinarsi a lui. Con l’aiuto di Cosimo, un vecchio amico di Camillo che conosce tutta la storia, cercherà di spiegargli che non l’ha mai abbandonato. Ma Camillo fatica a credere che quell’uomo giovane davanti a lui possa essere davvero suo padre.

Cosimo cerca di fare da ponte tra i due, mentre Gianvito cerca di adattarsi alla nuova vita e di dimostrare al figlio che è sempre stato lì, anche se lontano. Ma la fiducia è difficile da ricostruire. Ce la faranno a superare il passato e a riavvicinarsi, o sarà troppo difficile?

Nel frattempo, Gianvito riflette su tutto il tempo perso e su cosa sarebbe potuto essere se non fosse stato ibernato. Ma con la speranza nel cuore, è deciso a non lasciarsi scappare l’occasione di riavvicinarsi a Camillo, anche se sembra una missione impossibile.