Fare e comunicare il sociale in Comune

A sei mesi dall'inizio del loro Servizio Civile, Sara, Eva e Daphne ci raccontano di come è stato per loro fare lo SCUP durante la pandemia.
Immagine: Fare e comunicare il sociale
© Comune di Trento - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

A ottobre 2020 Daphne, Sara ed Eva cominciano il loro Servizio Civile presso il Servizio welfare e coesione sociale del Comune di Trento.

I primi mesi - quelli autunnali in cui la pandemia ci aveva dato un po' di pausa - riescono a svolgere le attività in presenza, poi scattano le zone gialle, arancioni e rosse e il loro ufficio, come molti altri, si riorganizza per spostare tutto online.

All'inizio i compiti previsti dal loro SCUP sono due: comunicazione e promozione dell’attività del servizio e animazione e socializzazione per anziani e bambini.

La situazione pandemica e il conseguente obbligo di stare a casa fanno emergere la necessità sempre più impellente di utilizzare smartphone e pc e così, nei mesi successivi, si attivano 3 sportelli di supporto tecnologico (in presenza e online), presso il centro Auser Trento, l'Associazione Parkinson e il Telefono d’argento. Le attività come l'animazione per anziani in presenza si fermano, ma si convertono in telefonate, passeggiate (rispettando le distanze) e consegna a domicilio di piccoli penserini. 

 

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Publication date: Martedì, 11 Maggio 2021