Siamo stati all'evento Generazioni, "La Città dei vivi"

Scrivere è un super potere che determina grandi responsabilità.
Silvia Boccardi sul palco di "Generazioni" alla Bookique, Trento
© Elisa Volpato - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Martedì 10 settembre, il cortile della Bookique ha ospitato l’evento ‘La Città dei vivi. Dialogo tra finzione, giornalismo e attualità’: l’evento era inserito all’interno della Rassegna Generazioni, festival diffuso che ha interessato diversi luoghi in tutto il territorio del Trentino Alto-Adige e che è stata organizzata dalla cooperativa Young Inside.

La Rassegna, nello specifico, mira a creare un dialogo costruttivo e condiviso come anche l’intreccio di opinioni e idee attraverso momenti di incontro e di confronto. 

La serata è stata molto partecipata: erano presenti molte persone, tutte diverse tra loro, ma raggruppate nello stesso luogo dall’interesse nell’ascoltare un dialogo che si è rivelato molto ricco e concentrato su temi fortemente attuali; un dibattito che ha lasciato spazio alle riflessioni più serie e profonde, ma anche ai sorrisi e - sul finale - alle domande del pubblico.

Gli ospiti protagonisti della serata erano due, a rappresentanza di quelli che sono i due poli della comunicazione e dell’informazione nella realtà d’oggi: quello della carta stampata e quello dei linguaggi mediali. A dialogare, infatti, c’erano Nicola Lagioia (scrittore, giornalista e direttore, fino al 2023, del Salone Internazionale del Libro di Torino, conduttore radiofonico e Premio Strega nel 2015; autore del libro La Città dei vivi, che ha dato il nome all’evento) e Silvia Boccardi, (a sua volta giornalista e autrice, ma soprattutto esperta di nuovi linguaggi mediali, che ha collaborato con “Will”, con “LA7”, ma anche con “BBC”, “The Guardian” e “The Wall Street Journal”).

Chi ascoltava ha potuto apprezzare l’onestà e la schiettezza di chi parlava. Le parole e i racconti dei due ospiti sono stati l’occasione per riflettere sulle dinamiche che si instaurano attorno all’azione di chi narra e di chi informa; sul sistema di istituzioni che dovrebbe sorvegliare per garantire protezione e qualità; soprattutto, sugli scrupoli e sulla sensibilità che dovrebbero orientare chi fa della propria penna o della propria voce strumenti di informazione e di comunicazione.

In particolare, entrambi gli autori hanno sottolineato come sia fondamentale la presa di coscienza, da parte di scrittori e di giornalisti, relativa al potere che potenzialmente essi detengono di ferire qualcuno. Questo rappresenta un momento imprescindibile, poiché corrisponde a una responsabilità di esseri umani, prima ancora che di professionisti. Molto tempo è stato dedicato anche al tema della protezione delle proprie fonti, specie se si tratta di persone fragili o vulnerabili coinvolte nella costruzione di inchieste e reportage; ancora, il principio della neutralità che deve informare il punto di vista di chi riporta una notizia.

Testo di: Elisa Volpato

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Data: Martedì, 17 Settembre 2024